Una tre giorni organizzata da Ara, Anabic e Regione Basilicata nel corso della quale sarà allestita la prima esposizione interregionale degli allevamenti di bovini di razza podolica iscritti al Libro genealogico nazionale
Al via venerdì nella suggestiva location del lago Sirino a Nemoli, la prima edizione di “Vivilucania”, una manifestazione dedicata a far conoscere la zootecnia ed in particolare la razza Podolica e le tradizioni della terra lucana. L'iniziativa, che andrà avanti fino a domenica, è organizzata dell'Associazione regionale allevatori di Basilicata, dall'Associazione nazionale allevatori bovini Italiani Carne e dalla Regione Basilicata. Per l'occasione saranno presenti all'esposizione, 25 allevamenti di razza Podolica, provenienti da tre regioni (Basilicata, Calabria e Campania) che presenteranno oltre cinquanta esemplari di alta genealogia e valore genetico che saranno giudicati dal giudice Anabic Matteo Ridolfi. Non mancheranno aree food, artigianato, giochi d’acqua, laboratori didattici ed esibizioni musicali.
Momento clou della prima giornata, oltre al taglio del nastro in programma alle 12, con l'intervento delle istituzioni, il convegno al pomeriggio, sul tema “Podolica: un’antica tradizione per una zootecnica sostenibile e moderna”. Domenica, giornata conclusiva della manifestazione, saranno consegnati i premi ai primi tre migliori allevamenti per caratteristiche qualitative degli animali presentati nonché alla miglior vacca presente nella esposizione. “E' la prima edizione di una iniziativa che punta a valorizzare l'allevamento podolico, caratteristico della nostra regione. Una tipologia di allevamento che esalta le specificità del nostro territorio, ricco di pascoli e di boschi che solo la razza podolica è in grado di valorizzare - dichiarano il presidente dell'Ara Basilicata, Palmino Ferramosca, e il direttore, Franco Carbone - che evidenzia, a sua volta, il ruolo sociale, culturale e ambientale di un allevamento capace di combinare storia, tradizione, cultura e sostenibilità economica e ambientale.
Importante la collaborazione dell'Anabic. “Abbiamo subito dato la disponibilità all’Ara Basilicata – sottolinea il direttore dell’Anabic Stefano Pignani - a collaborare nell’organizzazione di questo evento lungimirante che intende valorizzare la razza bovina podolica presentandola al mondo dei consumatori e dei cittadini per farne conoscere ed esaltarne le sue caratteristiche e la sua importanza per i territori più svantaggiati del meridione dove rappresenta anche un elemento centrale della storia e delle tradizioni delle popolazioni locali. Nel corso della tre giorni sarà allestita infatti – precisa Pignani - la prima esposizione Interregionale degli allevamenti di bovini di razza podolica iscritti al Libro genealogico nazionale con la quale si vuole dare visibilità ai numerosi allevatori della razza Podolica della Basilicata e delle regioni limitrofe, che allevano con passione questa razza, così antica (i primi esemplari nella penisola italica risalgono ad oltre 2000 anni fa) ma anche estremamente moderna.
Le caratteristiche di grande rusticità che permettono alla Podolica di poter adattarsi a condizioni ambientali ed alimentari estreme, di essere allevata al pascolo per tutto l’anno, di essere molto resistente alle malattie – conclude Pignani – la rende un animale adatto per un allevamento estensivo e sostenibile che esalta il benessere degli animali e non usa antibiotici, proprio come ci richiede oggi il consumatore e come indicano le politiche agricole europee”. Un plauso all'iniziativa è arrivato dall'assessore all'Agricoltura della Regione Basilicata, Alessandro Galella, “felice di partecipare ad una iniziativa che apre gli orizzonti di una Basilicata legata alle tradizioni e rilanciata verso un futuro fatto di sviluppo economico in cui l'allevamento diventa sempre di più un'impresa che produce occupazione ed economia. Bisogna guardare al futuro con uno spirito di grande collaborazione – evidenzia Galella - tra politica, istituzioni, imprenditori e associazioni come l'Ara che svolge un lavoro eccellente”.