Dall'asta dei torelli di Laurenzana la conferma dell'assoluta qualità della razza Podolica

Rappresenta tutto ciò che oggi viene richiesto all’allevamento: benessere, benefico impatto ambientale, scarso o persino nullo utilizzo di antibiotici, elevata qualità della carne e servizi ecosistemici.

Oltre trecento allevatori arrivati da gran parte delle regioni del Sud Italia hanno preso parte alla tradizionale asta dei Torelli di razza Podolica presso il Centro genetico di Laurenzana. Un'iniziativa, giunta alla 29esima edizione, organizzata dall’Associazione regionale allevatori di Basilicata insieme con l'Associazione nazionale allevatori bovini italiani carne (Anabic).

Quindici i torelli presentati, tutti venduti a prezzi interessanti con il top price di 3.300 euro per un esemplare, allevato nel potentino, e acquistato da un allevatore del Pollino. Gli animali, provenienti dalle provincie di Potenza, Matera, Cosenza e Crotone, sono stati sottoposti al performance test al fine di controllarne le capacità produttive, come previsto dal Programma Genetico di Anabic, dopo essere stati controllati per quanto riguarda genealogia e morfologia. La selezione al Centro genetico prevede, infatti, la valutazione di diversi aspetti: morfologia, capacità di crescita, efficienza alimentare, muscolosità, efficienza riproduttiva.

Tutti i controlli svolti consentono di mettere a disposizione degli allevatori riproduttori di alto valore genetico nel rispetto delle caratteristiche di rusticità e adattabilità ai difficili ambienti nei quali i torelli verranno inseriti. “La Podolica è una delle razze “rustiche” tutelate dall’Associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne, - ha dichiarato il direttore di Anabic, Andrea Quaglia - che viene allevata con successo in tutto il meridione tra Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise ed Abruzzo. E’ la razza che è più cresciuta numericamente negli ultimi anni con oltre 1000 allevamenti e circa 40000 capi iscritti al Libro Genealogico. Ha una grande valenza sociale ed ambientale in quanto viene allevata totalmente al pascolo in zone marginali dove altro tipo di allevamento ed agricoltura non sarebbe possibile.

Di base è un’ottima produttrice di carne pregiata (oggi certificata attraverso il l’SQN - Vitello Podolico al Pascolo), in una crescente percentuale di casi viene anche munta ed il latte trasformato nell’ormai famosissimo Caciocavallo Podolico. Rappresenta tutto ciò che oggi viene richiesto all’allevamento: benessere, benefico impatto ambientale, scarso o persino nullo utilizzo di antibiotici, elevata qualità della carne, servizi ecosistemici.” Presenti per l'occasione anche alcuni studenti dell'Università degli studi della Basilicata, ed in particolare della facoltà di Tecnologie alimentari. “Siamo soddisfatti per la riuscita di questa 29esima asta – ha aggiunto il presidente dell'Ara Basilicata, Palmino Ferramosca - nella quale viene messo a disposizione delle aziende, il meglio della selezione effettuata presso il Centro Genetico con le valutazioni dei migliori riproduttori maschi dei bovini di razza Podolica, grazie all’importante contributo del Ministero dell’Agricoltura”.La struttura di Laurenzana è stata realizzata nel 1996 con il contributo della Regione Basilicata, da allora sono stati testati oltre 1000 tori, che sono stati destinati alla riproduzione negli allevamenti iscritti al Libro Genealogico.

Il costante lavoro che Anabic e le Associazioni regionali allevatori hanno portato avanti ha consentito alla razza Podolica di crescere sotto il punto di vista produttivo, mantenendo le preziose caratteristiche di rusticità ed adattabilità che la contraddistinguono. Un ringraziamento speciale a tutti gli allevatori che hanno inviato i torelli per svolgere questo ciclo di performance test, a quelli che sono intervenuti all’asta ed a tutti quelli che ogni giorno si impegnano per mantenere e valorizzare questi splendidi animali.

13/06/2025