Ara Basilicata: incontri nelle due province sulla “Febbre Q ”

Puntare sulla prevenzione: è la strada scelta dall’Associazione regionale allevatori di Basilicata per combattere la “Febbre Q”

Puntare sulla prevenzione: è la strada scelta dall’Associazione regionale allevatori di Basilicata per combattere la “Febbre Q” sia per le difficoltà che si incontrano nella terapia, sia per le possibili conseguenze nell'uomo e in particolare negli addetti alla stalla, che sono i più esposti a questo rischio. Si tratta di una infezione molto diffusa nell’allevamento della bovina da latte e anche in quello ovi-caprino, che determina soprattutto perdite di gravidanza, aborti e disturbi della fertilità, ritenzione placentare, metrite, endometrite.

L’agente eziologico è la Coxiella burnetii, batterio gram negativo intracellulare, molto resistente nell’ambiente esterno ( 40 mesi nel latte a temperatura ambiente, 7-9 mesi nella lana contaminata conservata a 20°, 24 mesi nel liquame e letame, 20 mesi nelle feci delle zecche), inoltre la dose infettante nell’uomo è molto bassa, bastano meno di 10 batteri per infettare un soggetto. La maggiore via d’infezione è l’inalazione di aerosol contaminati provenienti da animali infetti, anche se i più alti livelli di escrezione si osservano al momento del parto o dell’aborto (membrane fetali, fluidi amniotici e placenta infette). Le zecche e altri artropodi possono essere infettati da Coxiella burnetii e possono svolgere un ruolo importante nel mantenimento dell'infezione negli animali selvatici.

Come si può facilmente intuire, la malattia oltre ad essere pericolosa per la salute pubblica ha anche un notevole impatto sulle produzioni zootecniche provocando ingenti perdite spesso poco percepite sia da veterinari che da allevatori. Per questo l’Ara Basilicata, in collaborazione con Ceva Vetem, ha organizzato due incontri tecnici, a cui hanno partecipato in totale circa 300 persone, rivolti a veterinari ed allevatori al fine di sensibilizzarli sugli impatti negativi che la Febbre Q ha sul comparto zootecnico. Le due iniziative, promosse nelle due province lucane, moderate da Giovanni Oliveto, responsabile dei servizi veterinari dell’Ara, hanno visto la partecipazione di Alda Natale, medico veterinario dirigente IZS Venezie e membro del Comitato europeo “Febbre Q”, che ha parlato dell’impatto zoonosico e zootecnico della malattia, di Alessio Valenza, National Veterinary Service Ceva Italia che si è soffermato sull’importanza e sui benefici della vaccinazione.

Infine sono intervenuti, rispettivamente per le loro Aziende sanitarie di appartenenza Vito Bochicchio, direttore del dipartimento di Prevenzione e Sanità e Benessere Animale ed i Vincenzo Lauria Dirigente Veterinario del dipartimento. Prevenzione Sanità e Benessere Animale, che hanno illustrato gli aspetti normativi della malattia. Le conclusioni sono state affidate al direttore dell’Ara di Basilicata, Franco Carbone.

03/12/2025